Spedi.me - Vita da spedizionieri

riflessioni

La nostra società è abituata a considerare il successo come un obiettivo a cui continuare a tendere durante tutto l'arco delle nostre vite.

Ci sarebbe molto da discutere su cosa si intende per successo e lo farò in un prossimo post, ma oggi mi concentrerò invece sul percorso che porta le persone a realizzare i propri sogni raggiungendo così un obiettivo che si sono prefissati in precedenza.

Ecco questo percorso è per forza di cose pieno di fallimenti. Siamo esseri umani e solo grazie ai fallimenti riusciamo ad imparare e superare gli ostacoli.

Dobbiamo essere consapevoli di questo se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo in ambito lavorativo o personale.

Ricordiamocelo la prossima volta che pretenderemo da noi un risultato immediato, senza sforzi e senza errori.

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Questa è una domanda non scontata a cui non è semplice dare una risposta univoca. Nell'epoca dei social, dei video e dei podcast sarebbe semplice dire che no, non serve. Ma proprio perché l'immediatezza degli strumenti attuali rende facile produrre contenuti non significa che il blog sia morto. Anzi esso rappresenta un luogo che consente una grande autonomia di gestione al blogger e di non dipendere dalla chiusura o da nuove linee guida che i social network potrebbero in futuro adottare. In altri termini sui social siete degli ospiti, nel vostro blog siete a casa.

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È passato un po'di tempo dall'ultimo articolo pubblicato su questo blog, anche se in realtà non è nemmeno trascorso così tanto. Eppure molto è cambiato da allora. La riapertura di negozi ed aziende, il miglioramento (qui in Italia) della situazione sanitaria, il paese che vuole (e deve) ripartire. Pure il campionato di calcio è ripreso. Ho aspettato prima di tornare a scrivere proprio perché questa nuova “normalità” era tutta da scoprire. Ora è arrivato il momento di tornare a raccontare il cambiamento che stiamo vivendo. A presto!

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Diciamocelo chiaro, ormai la quarantena forzata ha stancato molti di noi oltre che messo in difficoltà aziende, artigiani, lavoratori autonomi e dipendenti.

Purtroppo però l'agognata fase 2 non è così idilliaca come una buona fetta di cittadini se la immagina.

La Germania che ha provveduto ad una riapertura graduale ha visto in pochi giorni passare il tasso di contagio R0 da 0,70 ad 1. Ciò conferma quanto gli esperti continuano a ripetere da settimane, il termine della quarantena spingerà in alto il contagio e solamente rispettando scrupolosamente tutte le prescrizioni che sono state comunicate / che verranno implementate si potrà cercare di limitare l'aumento dei casi di Covid-19 mantenendoli in un numero limitato, tale da consentire agli ospedali di far fronte alle cure da dedicare agli ammalati.

Purtroppo dobbiamo iniziare a pensare che dovremo convivere con questo virus per molto tempo ancora, evitando di alimentare la falsa illusione che il peggio sia passato.

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