Spedi.me - Vita da spedizionieri

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Come ben raccontato in questo articolo la situazione nei porti cinesi è molto complicata in questo momento per via dei vari lockdown dovuti alla strategia “zero contagi” del governo di Pechino.

Ormai è da più di due anni che le supply chain stanno soffrendo per le conseguenze legate al Covid-19.

Un problema che potrebbe sembrare lontano, ma che impatta prepotentemente nelle nostre vite a causa dell'aumento dei prezzi e delle tempistiche di trasporto.

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Già da quasi due settimane le compagnie aeree non possono sorvolare lo spazio aereo Russo a causa del divieto imposto da Mosca in risposta al ban dei paesi occidentali nei confronti della compagnia aerea Aeroflot.

Il problema si sta ripercuotendo non solo sui voli passeggeri (alcune compagnie hanno cancellato i voli), ma anche sul trasporto merci per via aerea.

Per evitare il sorvolo della Russia i vettori aerei sono costretti a transitare lungo delle rotte molto più lunghe di quelle solitamente utilizzate con un allungamento dei tempi di volo ed un incremento di consumo di carburante che si va ad innestare in un contesto economico in cui è proprio il prezzo del greggio (e del gas) a destare grandi preoccupazioni.

Tags: #economia #shipping #trasporti #aereo

L'impennata di prezzi che ha subito il comparto energetico già da qualche mese è ora arrivata ai livelli di guardia.

Negli ultimi giorni il costo del carburante diesel ha superato quello della benzina.

In molti giustamente si domandano il motivo di tale incremento.

Purtroppo la guerra Ucraina – Russia si è venuta ad inserire in un quadro economico post Covid che già mostrava chiari effetti inflazionistici.

La ripresa delle economie mondiali dopo i due anni di Covid ha portato ad una maggiore richiesta di trasporto merci che notoriamente utilizza il gasolio come carburante.

Questo è quindi il principale motivo per il quale ora il prezzo del diesel ha superato quello della benzina.

Tags: #economia #merci #shipping #trasporti

Un consiglio importante (e facile!) che spesso mi sono trovato a dare alle aziende è quello della corretta etichettatura delle loro merci.

Molti clienti non pensano a quanta importanza rivesta questo semplice accorgimento.

Fino a quando non ci sono problemi una etichetta generica che identifica la propria merce può sembrare più che sufficiente, ma se ci pensate bene per un qualsiasi errore umano la spedizione può essere erroneamente instradata e finire in un magazzino di smistamento che non è quello corretto.

E' proprio in questi casi che una corretta etichettatura può fare la differenza tra non riuscire a rintracciare più la propria merce ed invece trovarla nel giro di breve tempo.

Per quanto mi riguarda è sempre consigliabile (a meno di richieste particolari da parte di chi acquista la merce) inserire il nome completo del mittente e del destinatario sul materiale che si deve spedire.

Tags: #spedizioni #shipping #trasporti

La situazione dei trasporti continua a essere molto complicata per gli spedizionieri di tutto il mondo. La mancanza di spazio è un problema che mantiene alte le tariffe aeree e marittime. Ritardi e congestioni sono comuni su molte rotte.

Inoltre la recente crisi energetica in Cina ha portato molte fabbriche cinesi a ridurre la produzione causando ridardi nelle produzioni e di conseguenza una crescente domanda di merci da spedire via aerea.

Con l'avvicinarsi del Natale e del Capodanno cinese, non ci sono previsioni per una migliore situazione del trasporto merci a breve termine.

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I problemi delle catene di approvvigionamento internazionali ultimamente si ripresentano con una cadenza regolare. Nell'arco di un anno abbiamo avuto Covid-19 (con i conseguenti lockdown e restrizioni agli spostamenti delle persone), noli aerei e via mare in forte crescita, Brexit e ora il blocco (speriamo temporaneo) del Canale di Suez.

Diventa sempre più attuale domandarsi se occorra o meno ridisegnare le supply chain sulle quali si regge il nostro settore manifatturiero.

A livello europeo se ne sono accorti già in Germania dove la carenza di microchip provenienti da oriente ha rallentato la produzione di auto di Volkswagen.

Sempre per lo stesso motivo anche la produzione in Europa di batterie sta diventando sempre più strategica, proprio nel momento in cui l'elettrico sta iniziando a diventare una vera e propria soluzione alternativa al classico motore a scoppio.

Sembra che la teoria della delocalizzazione dall'altra parte del mondo inizi a mostrare i propri limiti, tenuto anche conto della crescente influenza cinese in tutta l'Asia e alle ultime tensioni sui diritti umani in Cina.

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La federazione nazionale degli spedizionieri (Fedespedi) invita le aziende italiane a riconsiderare l'utilizzo della resa EXW per le vendite all'estero.

Perdere il controllo sul trasporto implica dei costi e dei rischi nascosti che spesso non sono chiari agli imprenditori.

Quello della resa franco fabbrica è un problema rilevante, considerato che in paesi come Francia, Spagna e Germania solo il 30% delle merci vendute all'estero ha resa EXW.

In Italia siamo invece al 73% a livello nazionale con punte del 91% per le aziende del Veneto.

Qui trovate l'articolo completo apparso su AircargoItaly.

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Ne ho parlato diverse volte su questo blog ed alla fine siamo giunti all'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Da oggi ufficialmente la Gran Bretagna è fuori dall'UE. L'accordo è arrivato in extremis, ma il futuro rimane incerto tra obblighi doganali ed accordi da rispettare. Quello che è sicuro è che si chiude un periodo travagliato in cui il divorzio tra il continente europeo e l'isola di sua Maestà ha occupato per mesi i tavoli diplomatici delle due controparti. Ora non resta che vedere come evolveranno i rapporti tra i due ex partner, con un occhio alla crisi legata al Covid-19 che non mancherà di segnare i mesi a venire.

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Il consiglio dei ministri ha dato il via libera ieri al DL Agosto, contenente diversi provvedimenti a sostegno del settore dei trasporti.

Tra i vari stanziamenti previsti sono da citare:

  • 400 milioni di euro per il trasporto pubblico locale;
  • 200 milioni di euro per la messa in sicurezza di ponti e viadotti;
  • 32 milioni per la cassa integrazione dei lavoratori di Air Italy;
  • 20 milioni per la riduzione dei canoni di concessione portuali;
  • 26 milioni destinati ai lavoratori marittimi.

Si tratta sicuramente stanziamenti utili al settore dei trasporti, ma che personalmente ritengo non ancora sufficienti per poter rilanciare un comparto che è stato pesantemente colpito dalla crisi legata al Coronavirus.

Ecco l'elenco completo delle misure adottate.

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Distanziamento sociale. E' questo il mantra che dovremo tenere presente per i mesi a venire. Ciò comporterà una rivoluzione anche per quanto riguarda il trasporto aereo passeggeri. Aldilà delle regole che i singoli paesi adotteranno in merito, possiamo già ipotizzare oggi che dovendo distanziare le persone avremo queste conseguenze:

  • Tempi di imbarco più lunghi
  • Meno posti disponibili sugli aerei a causa del distanziamento di sicurezza per evitare contagi
  • Aumento dei biglietti aerei perchè i voli potranno conseguentemente imbarcare molte meno persone

Secondo Alexandre de Juniac, direttore generale della Associazione internazionale del trasporto aereo (Iata):

Nel breve e medio raggio un volo è redditizio se si riempiono almeno il 70-72% dei posti. Se si vendono i biglietti allo stesso prezzo di prima con il 66% massimo di load factor si vola in perdita. Le compagnie dovrebbero aumentare i biglietti del 50% per fare un profitto minimo.

Ciò comporterà sempre secondo Alexandre de Juniac la fine dei voli low cost. Anche Michael O’Leary amministratore delegato di Ryanair è della stessa opinione, chi volerà dovrà pagare anche per i posti vuoti.

Poi per evitare assembramenti sia all'imbarco che all'arrivo servirà maggiore tempo per diluire il flusso dei passeggeri allungando quindi la tempistica necessaria al volo aereo per ripartire una volta atterrato.

Tenendo presente che meno gli aerei volano e più costano anche questo avrà una incidenza significativa sui costi.

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